L’Africa di Thomas Sankara

L’Africa di Thomas Sankara è uno spettacolo “leggero”, che aiuta a riflettere sulle tematiche dei movimenti di liberazione nazionale africana, le lotte contro il neo-colonialismo, la questione del debito dei paesi del terzo mondo e a conoscere la cultura africana.

“L’Africa agli africani e il Burkina Faso ai Burkinabé”, urlava a un mondo sordo il capitano Thomas Sankara alla metà degli anni ottanta. Il 1960 era stato dipinto come l’anno dell’Africa tra proclami e belle parole delle indipendenze fittizie, ma perduravano lo sfruttamento economico, il disaggio sociale e inerzia politica. Le multinazionali invadevano le ricche terre d’Africa, mentre gli Stati del Nord del mondo imponevano condizioni commerciali che impedivano lo sviluppo dei paesi africani, schiacciati tra debito estero e calamità naturali.

Il 4 agosto 1983, iniziava l’esperienza rivoluzionaria del capitano Thomas Sankara in Burkina Faso, il popolo degli uomini liberi e integri, perché l’integrità morale fu la base del progetto politico e umano dell’eroe della rivoluzione, e la sua,fu la rivoluzione della dignità. Come dice un detto africano:”Se i tuoi nemici cercano un volontario per eliminarti e non riescono a trovarlo, vanno a trattare con il tuo migliore amico. Il coltello che ti può uccidere è nelle mani del tuo migliore amico, quindi attenzione ai vostri veri falsi amici”. Subito questa rivoluzione fu spezzata come molte altre nella storia con l’uccisione del suo leader, colpevole di avere osato sfidare il sistema di oppressione e di sfruttamento e di avere criticato la politica criminale in Africa e in medio oriente degli Stati del Nord. Infatti Thomas Sankara fu eliminato dopo soli 4 anni di governo, da un colpo di stato militare capeggiato dal suo amico fraterno e braccio destro con cui aveva fatto rinascere e governato il paese.